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LA RICERCA CONTINUA…

Ho lavorato per oltre 15 anni a fianco del dott. Walter Kunnen, che nel 1960 ha fondato Archibo Biologica, un centro indipendente nato per studiare l’influenza della Biosfera sulla salute e le possibilità di migliorare la qualità dei luoghi di vita, ad esempio nelle nostre case.

Questa esperienza mi ha fornito strumenti e conoscenze per elaborare il Bioenergetic Landscapes, una tecnica speciale per misurare e utilizzare per il nostro benessere i sottili campi bio-elettromagnetici emessi dagli alberi.

Ma non è tutto.

L’antenna Lecher polarizzata e il metodo di indagine utilizzato da Kunnen consentono ancora oggi di eseguire ovunque precise indagini ambientali per misurare la qualità e la intensità dei sottili campi elettromagnetici in grado di influire sullo stato di salute degli esseri viventi che in quel luogo vivono o soggiornano.

Sono ancora molti gli ambiti in cui queste misurazioni possono svelare utili e importanti conoscenze.

CAMPI DI APPLICAZIONE

Gli alberi benefici del mondo

Uno studio per scoprire i tesori per la nostra salute

Sono ancora molti i misteri che ci separano dalla conoscenza profonda dei vegetali, e degli alberi in particolare. Dalle conoscenze di chimica, botanica e farmacologia da un lato, dalle tradizioni e dalle usanze popolari e dei nativi di varie parti del mondo dall’altro, sappiamo che molti alberi contengono principi medicinali nei loro componenti: radici, cortecce, foglie… Questo -a volte- corrisponde alla manifestazione di spiccate proprietà benefiche anche dal punto di vista delle emissioni bio-elettromagnetiche della pianta in generale. Uno studio specifico condotto in diverse fasce climatiche e habitat naturali potrebbe rivelare quali sono le tipologie di alberi dotate delle più intense qualità terapeutiche anche a livello energetico. Dai risultati di questo studio si potrebbe incoraggiare la realizzazione di parchi o giardini terapeutici bioenergetici botanici, utilizzando le specie più attive biologicamente per quel clima, incoraggiando l’uso di questi spazi come un supporto terapeutico in affiancamento alle terapie convenzionali.

Inoltre possiamo misurare la qualità e l’intensità delle influenze biologiche degli alberi, ma non conosciamo esattamente se e quali fenomeni naturali possano influenzarle, e se esistono particolari ciclicità o fattori locali a cui gli alberi sono particolarmente sensibili tanto da modificare le loro emissioni elettromagnetiche. Molti fattori entrano in gioco, e conoscere meglio questo processo può fare luce anche sugli aspetti che influenzano la nostra esistenza.

La salute degli alberi

L’ambiente causa prima

Molte foreste stanno soffrendo. Insetti e parassiti dannosi intaccano gravemente la salute di milioni di alberi e piante in diverse parti del mondo, come ad esempio il Bostrico dell’abete rosso e la Xylella dell’olivo in Italia, o la “Chalara fraxinea”, un fungo che sta decimando i frassini nel nord Europa. Walter Kunnen scoprì che la salute degli alberi, e la loro capacità di reagire e contrastare le aggressioni dei parassiti, deriva in gran parte dalle influenze elettromagnetiche dell’ambiente nel quale vivono, capaci di sostenere o indebolire il loro sistema immunitario, rendendole più o meno vulnerabili agli agenti patogeni. Oggi la biosfera è drammaticamente colma di campi elettromagnetici di cui verifichiamo la notevole aggressività per gli alberi e le piante. È possibile risanare ampie zone di boschi e foreste, o parchi con alberi secolari minacciati, modificando la qualità e la intensità dell’elettromagnetismo locale, ridonando alle piante maggiore vitalità e resilienza. Quanti boschi, quanti alberi secolari vorrebbero stare meglio? Kunnen studiò come fare e creò un particolare sistema di “biorisanamento elettromagnetico” a livello locale o di ampia scala, che può essere applicato dove necessario. E gli alberi ringraziano…

Test di biocompatibilità. Una applicazione pratica dell’Antenna Lecher Polarizzata e dell’analisi bioenergetica è la possibilità di valutare la salute “energetica” degli alberi e delle piante e di eseguire test di biocompatibilità tra qualunque sostanza e le piante per individuare i prodotti più favorevoli al loro benessere. Questo può condurre, come è già stato fatto, alla formulazione di prodotti coadiuvanti specifici -fitofarmaci o concimi- da somministrare alle piante per la loro cura.

Uno studio sui luoghi sacri

La speciale qualità di questi luoghi è una caratteristica “naturale”?

Negli anni abbiamo eseguito centinaia di misurazioni sulla qualità biologica della Biosfera in luoghi sacri e di potere dell’antichità, dai megaliti sardi, ai menhir e dolmen in sud Italia e centro Europa, ai templi greci e romani nel mediterraneo, alle chiese romaniche e gotiche in varie parti d’Europa. Queste ricerche hanno evidenziato in gran parte di questi luoghi particolari influenze biologiche, quindi elettromagnetiche, in grado di influire specificamente e in notevole misura sullo stato energetico dei nostri organi (es.: tiroide, sistema nervoso, cardiocircolatorio ecc..) e di modificare di conseguenza lo stato mentale e fisico delle persone che frequentavano questi luoghi per la ritualità, la cerimonia o la preghiera.

Il progetto è rivolto a capire come e perché gli antichi costruttori hanno scelto certi luoghi oppure se e come sono riusciti a modificarli dal punto di vista elettromagnetico, per agire sul corpo e la psiche umana per ricreare, secondo le loro intenzioni, particolari influenze -benefiche o disturbanti- sull’organismo e in che misura.

In concreto si tratta di andare a studiare diverse tipologie o concentrazioni di questi siti, valutare se possiedano ancor oggi certe caratteristiche biologiche fuori dall’ordinario, per poi indagare sistematicamente in maniera centrifuga per scoprire eventuali manipolazioni della Biosfera da parte degli antichi costruttori. Capire se davvero esiste un intervento umano di alterazione delle qualità invisibili dell’ambiente rappresenta certamente un varco luminoso aperto nel mistero di conoscenze perdute, verso una maggior comprensione delle conoscenze, delle capacità e sensibilità di chi ci ha preceduto nei secoli. Le misurazioni potrebbero corroborare e affiancare altre considerazioni storiche, culturali, antropologiche e biofisiche, riuscendo a fare pian piano luce su questi argomenti affascinanti.

Elementi che possono diventare assai utili anche oggi per migliorare o modificare le nostre attuali condizioni ambientali locali.

I luoghi della longevità

Non solo cibo e aria

Se dalle estese esperienze di Walter Kunnen emerge che molte malattie derivano dal luogo in cui viviamo, è altrettanto interessante notare che secondo diverse fonti esistono alcuni luoghi sulla Terra che permettono alle persone di vivere una vita più lunga e sana che in altri posti. Ad esempio le montagne del Caucaso o certe regioni del Canada, della Sardegna o del Giappone. Un esempio piuttosto noto è Vilcabamba, in Ecuador.

https://www.conoscenzealconfine.it/il-segreto-della-longevita-vilcabamba-dove-la-vecchiaia-e-d-oro/

https://siviaggia.it/posti-incredibili/vilcabamba-la-valle-dalla-natura-straordinaria-che-cela-il-segreto-della-longevita/208795/

https://cateringveg.altervista.org/blog/vilcabamba-il-paese-degli-ultra-centenari-e-loro-segreti/

Il segreto della presunta eccezionale longevità dei residenti in questo luogo, come di altri dove sono stati contati diversi centenari, è ancora ignoto alla scienza, anche se si fanno varie ipotesi, mai confermate.

Anche se vi sono studi controversi sull’argomento, resta il fatto che in certi luoghi è più frequente rilevare condizioni di salute e di vitalità più spiccate e diffuse che in altri. Per comprendere se all’origine di questa longevità vi siano cause legate a componenti naturali di un sito è possibile realizzare uno studio della qualità biologica della Biosfera locale in maniera puntuale e metodica. Lo studio sarà in grado di individuare i possibili condizionamenti bioelettromagnetici di origine naturale capaci di agire sui nostri organi e funzioni, di determinare come l’organismo umano venga sostenuto o alimentato favorevolmente in questo luogo, e fino a dove si estende questo eventuale beneficio. A questo insieme potrebbero partecipare vari elementi analizzabili con uno studio bioenergetico, come la qualità biologica ed energetica delle acque superficiali e sotterranee, l’emissione elettromagnetica del suolo, la componente bioelettromagnetica della biosfera e altro ancora. Lo studio in una di queste località, come ad esempio Vilcabamba, potrebbe rivelare elementi di enorme interesse e aiutarci non solo a comprendere uno dei misteri più rompicapo legati a questi luoghi in particolare, ma anche a donarci strumenti utili per comprendere e migliorare i siti e i territori dove viviamo.

Verifiche diagnostiche sui benefici dell’interazione con gli alberi

L’invisibile diventa visibile

Tutte le misurazioni effettuate con la tecnica del Bioenergetic Landscapes possono essere confrontate con altri strumenti di verifica, da quelli biofeedback per misurare l’HRV, la coerenza cardiaca e la conduttività della pelle, o fon apparecchiature e metodologie ancora più sofisticate. Eccone alcune:

  1. Analisi neurofisiologica

Lo studio viene effettuato utilizzando le più avanzate tecniche di neuroscienze applicate in combinazione con l’AI per studiare la relazione tra gli esseri umani e l’ambiente che li circonda. Vengono analizzate le variazioni neurofisiologiche che avvengono a livello corticale, registrando la risposta cognitiva ed emotiva durante la sosta in determinati ambienti naturali con differenti caratteristiche biologiche e paesaggistiche, precedentemente identificate dallo studio multidisciplinare eseguito applicando il Bioenergetic Landscapes. Per questa analisi vengono utilizzate strumentazioni elettroencefalografiche (EEG), speciali sensori biologici ed ambientali.

  1. Analisi e visualizzazione multispettrale

Una serie di immagini viene raccolta da un sofisticato apparato elettronico di AI, in grado di registrare e visualizzare con un’ampia palette di colori le infinitesime variazioni delle frequenze elettromagnetiche luminose invisibili in diverse bande spettrali comprese tra i raggi X e l’infrarosso generate dagli esseri viventi esposti a un determinato ambiente. Un secondo apparato registra le sottili vibrazioni a bassa frequenza emesse dal nostro organismo. Le immagini vengono poi interpretate da un software dedicato capace di fornire informazioni complesse sullo stato energetico e mentale della persona, e sulla relazione tra alberi, ambiente ed esseri umani. Le informazioni sono rese evidenti da immagini o video che mostrano le fluttuazioni e le caratteristiche di queste interazioni.

  1. Analisi di bioelettrografia GDV

Il prof. K. Korotkov (Univ. di San Pietroburgo) ha sviluppato una particolare apparecchiatura chiamata GDV (Gas Discharge Visualization) che con uno speciale sistema di elettrodi può creare un campo elettrico ad alta intensità attorno a un polpastrello delle dita, il quale produce una scarica di gas la cui luminescenza può essere vista e misurata con complessi algoritmi

Utilizzata sul corpo umano, permette di ricevere tutte le informazioni dei nostri organi interni e delle condizioni energetiche del nostro corpo esposte ad esempio ai campi bio-elettromagnetici degli alberi, riuscendo a registrare l’influenza del luogo dove ci troviamo in quel momento. L’apparecchiatura è in grado di rilevare la relazione tra l’ambiente ricreato dalle energie degli alberi e la risposta energetica dell’organismo, fornendo riprova della qualità psico-emozionale ed elettromagnetica del sito modificato.

  1. Analisi cristallografiche

Il metodo prevede di analizzare numerosi campioni biologici precedentemente lasciati in esposizione per alcuni giorni negli ambienti più favorevoli al nostro organismo ricreati dalla tecnica del Bioenergetic Landscapes. Una particolare metodologia di analisi (Soyana Advanced Technology -SAT di LifevisionLab) studia e fotografa il comportamento delle sedimentazioni e delle formazioni macrocristalline ottenute dopo le fasi della procedura di estrazione dei sali ottenuti da un processo estrattivo ad altissima temperatura e dalle successive analisi microscopiche e fotografiche in campo oscuro ad alta definizione. Le strutture cristalline che appaiono nel metodo “SAT“ permettono di comprendere la qualità biologica dell’ambiente da cui provengono i campioni, definendo la validità delle caratteristiche bio-energetiche del sito.

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